Una landing page è una pagina web accuratamente strutturata per poter raggiungere il visitatore dopo che quest’ultimo ha cliccato su un link o su una pubblicità. Viene sviluppata per trattare argomenti di un campo specifico, ed è un elemento cardine di tutte le attività di web marketing, in quanto consente di trasformare semplici visitatori in potenziali clienti. Sono progettate con un solo obiettivo: ottenere informazioni. Ed è per questo che devono essere semplici ed intuitive. Mantenere alto il tasso di conversione della campagna pubblicitaria è difficile ma possibile: l’utente non dovrà perdersi nello svolgere altre azioni ma dovrà esclusivamente mirare al form di contatto.
Com’è strutturata una landing page
Caratteristiche e differenze rispetto ad una pagina web

Il suo obiettivo principale è quello di raggiungere chi naviga sul web, quindi, deve avere un Form di contatto e soprattutto deve essere indirizzata ad ottenere le informazioni del visitatore attraverso quest’ultimo. Una pagina web che quindi non ha un Form e non ha lo scopo di ottenere informazioni, non può essere considerata una landing page, ma semplicemente una pagina web. Il Form di cui parliamo non è altro che una caratteristica distintiva delle landing page, non solo perché permette di differenziare le pagine web tra di loro, ma perché permette soprattutto con un’impostazione chiara ed efficace, a far lasciare informazioni dal visitatore attraverso dei campi da compilare o semplicemente lasciando un indirizzo di posta elettronica. Questo permette quindi di acquisire informazioni in cambio di un riscontro dell’azienda, avendo la possibilità quindi di poter convertire questo visitatore in un possibile Lead, ossia un potenziale cliente.
Perché le landing page sono importanti?
Pianificare i flussi di traffico
Una landing page ottimale è mirata ad un flusso di traffico particolare, soprattutto se collegata ad una campagna di advertising, ad esempio. Sono molto importanti perché come da titolo, il flusso di visitatori va pianificato e ottimizzato.
Pianificando questo flusso riusciamo a decidere i percorsi che vogliamo che facciano, visto che il nostro obiettivo è quello di ottenere una vetrina commerciale attiva h24, e non una semplice homepage. Quello che dobbiamo fare quindi è sicuramente indirizzare il nostro traffico verso la nostra landing page, evitando giri inutili di traffico sulla homepage, che derivano da pubblicità, mail o social media. Indirizzare al meglio questo flusso ci permette di allocare al meglio il budget di investimento che abbiamo e soprattutto ci aiuta potenzialmente ad aumentare i contatti e le possibili conversioni. Così facendo viene migliorato anche il ROI (Return on Investment), essendo a conoscenza del preciso numero di contatti che ti ha portato una campagna. La differenza sostanziale quindi è che una homepage non ha le stesse potenzialità di conversione di una landing page, che mostra effettivamente il prodotto e di conseguenza la sua qualità, riuscendo probabilmente ad attirare l’attenzione del visitatore al punto tale da rimanerci e forse diventare a tutti gli effetti un cliente. Così avremo compiuto la nostra vendita e la nostra campagna pubblicitaria avrà l’esito sperato. Tutto questo probabilmente grazie all’uso corretto ed efficace della nostra landing page.
Come rendere efficace una landing page
Abbiamo constatato che una landing page non è una qualsiasi pagina web, abbiamo capito che per una campagna di digital marketing è fondamentale sfruttare al meglio il traffico da dirigere verso la nostra landing page, adesso ci tocca solo renderla efficace al punto tale da convertire il nostro visitatore in un cliente.
Cosa bisogna fare? Quali linee seguire? Andiamo a scoprirlo subito.
Prima di tutto c’è da dire che le informazioni che vogliamo carpire dalla nostra landing page sono di un target preciso al quale miriamo, quindi, la maggior parte dei nostri visitatori dovrebbe essere già propensa in parte a voler acquistare qualcosa dalla nostra vetrina, o quanto meno, dare un’occhiata più approfondita per poter ragionarci sopra. Come lo incentiviamo a restare sulla nostra landing page? Come lo convinciamo a lasciarci delle informazioni preziose?
Individuare il giusto canale di traffico e il pubblico inerente
La landing page ha quindi lo scopo di generare una conversione da utente visitatore a Lead. Questo succede quando il target interessato all’offerta, è quello giusto per l’inserzione da noi pubblicata. È importante quindi mantenere una tasso d’interesse alto, facendo sì che l’intenzione del cliente di acquistare, o almeno di lasciare i suoi dati si mantenga attiva. Per fare ciò è necessario che la nostra offerta sia davvero quella che l’inserzione raccomanda, ovvero ci sia corrispondenza tra inserzione e pagina di destinazione: se un utente ha bisogno di comprare casa, noi dovremmo essere in grado di fargli visualizzare un annuncio di vendita di case. Come detto, annuncio e landing page devono combaciare, ciò significa che non possiamo proporre una moltitudine di case in affitto una volta che l’utente vi clicca, poichè rischieremmo di non riuscire a convertire il nostro potenziale cliente, avendo distorto l’interesse che aveva per il nostro annuncio e per la conseguente landing page.
Landing page: Google ADS o Facebook ADS?

Quando parliamo di landing page e di campagne pubblicitarie nel mondo del marketing digitale, è importante considerare l’efficacia della nostra offerta sui diversi canali di ricerca, in questo caso Google ADS e Facebook ADS. Entrambi sono considerati punti cardine delle campagne pubblicitarie, ma allo stesso tempo hanno sostanziali differenze da tenere in conto per poterli utilizzare al meglio, andiamo a scoprirle. Nell’online advertising aumentare le conversioni è di fondamentale importanza, per questo motivo, utilizzare le piattaforme giuste dei mezzi di comunicazione è il punto chiave. Con Google ADS riusciamo ad intercettare una domanda specifica, ossia, tramite parole chiave (keyword) il nostro visitatore ci raggiunge molto più facilmente, conoscendo a cosa è realmente interessato. In questo contesto le parole chiave giocano un ruolo determinante e grazie a Google ADS, che permette tramite quest’ultime di farci raggiungere, riusciremo a far visitare la nostra landing page con elevata pertinenza tra bisogno e proposta d’acquisto. Tutto questo ovviamente in base al nostro investimento, perché in quanto inserzionista, ogni click effettuato ha un costo, nella branca del cosiddetto Paid Search. Con Facebook ADS la situazione cambia: non ci sono parole chiave sulle quali scommettere, bensì ci sono gli interessi degli utenti in base ai quali vengono mostrati gli annunci, quindi, parliamo non più di Paid Search ma di Paid Social. Il rischio però si concretizza nel fatto che l’interesse del visitatore potrebbe essere più latente, mostrando l’inserzione, ma non essendo sicuri del fatto che sia davvero interessato. Le landing page quindi hanno bisogno di entrambi i canali di diffusione nella fase di lancio, poi solo successivamente possiamo capire qual è la fonte di traffico migliore per la nostra landing.
Altre caratteristiche dominanti di una landing page
Come rendere completa una landing page
Le landing page quindi sono programmate per convertire visitatori in clienti e per farlo non bisogna dimenticare di tenere in considerazione le caratteristiche sopra descritte. Per renderla davvero completa però abbiamo bisogno di tutti gli elementi necessari, al fine di poter rendere il suo massimo potenziale. Vediamo quali sono gli elementi da non dimenticare:
- Form di contatto: Sempre ad apertura di pagina o tasto che ti riporta direttamente ad esso, perché è molto importante convertire l’utente nei primi secondi di apertura della landing page.
- Prodotto: È fondamentale che il prodotto sia messo subito in chiaro, mostrando la sua qualità e soprattutto continuando a tenere alto il tasso d’interesse del cliente, che vedendo subito il prodotto al quale è già interessato, continui a navigare sulla nostra landing page, lasciando le sue informazioni.
- Dettagli del prodotto: Caratteristiche del prodotto e soprattutto cosa lo differenzia dagli altri.
- Riscontro sociale: È molto importante avere in bella vista recensioni e commenti positivi di precedenti esperienze d’acquisto, aumentano la fiducia del visitatore.
- Contatti: Eventuali contatti, indirizzi di posta elettronica, numeri di telefono o cellulare ed ultimo la presenza di negozi o store fisici, se posseduti.
In questo modo e con queste caratteristiche la nostra landing page è completa e pronta ad essere presentata al nostro potenziale cliente. Provare per credere!
Cos’è l’A/B Test
Perchè è importante per una landing page
Nel momento in cui mettiamo online una landing page o si fa partire una campagna di advertising, è inevitabile pensare al monitoraggio dei risultati e di stratagemmi per ottimizzarne il rendimento. La possibilità di fare questo, ci viene offerta da specifici test, tra i quali gli AB Testing.
È un sistema che ci permette di capire come il pubblico reagisce ad una determinata campagna pubblicitaria, mostrandogli diversi contenuti, magari dello stesso annuncio. Le differenti versioni dei contenuti, sono appunto la versione A e la versione B. I risultati di questi test sono da tenere in considerazione e vanno monitorati ed analizzati con attenzione, per ottimizzare il nostro prodotto offerto. Ci sono dati quantitativi da raccogliere, e grazie a questo potente strumento possiamo farlo. Un ausilio per testare diverse performance, dalle vendite fino ad un semplice click. Un passo fondamentale per impostare un AB test è quello di individuare quali sono i risultati che si vogliono ottenere. Se desideriamo aumentare le nostre visite alla landing page ad esempio, è necessario individuare con chiarezza le metriche da misurare, che dovranno essere analizzate prima, durante e dopo l’esperimento, le cosiddette Key performance Metrics. Questi indicatori ci fanno capire se gli obiettivi prefissati sono poi stati raggiunti.
5 tool consigliati
Per ottime landing page
Per strutturare una landing page è necessario utilizzare dei programmi, in questo caso parliamo di tool. In ambito informatico i tool sono definiti come un programma o un insieme di programmi che hanno un compito preciso, per uno scopo determinato. Sono sostanzialmente dei software, diversi però da sistemi tradizionali come Microsoft Office o Adobe, e semplificano il lavoro da svolgere per determinate azioni sul web. Sono tanti i tool da poter utilizzare per costruire una landing page, ma vediamo nello specifico quali sono quelli più usati e quelli con i quali è più semplice lavorare, tra le centinaia di opzioni di tool e page builder disponibili.
Unbounce: Grazie al suo ottimo builder drag and drop, permette di trascinare elementi sulla pagina senza nessuna difficoltà. Perfetto per chi fa advertising perché attraverso una funzione chiamata dynamic text, permette di personalizzare le nostre headline, il nostro copy e le nostre CTA. Unbounce è davvero semplice ed intuitivo perché ci permette di modificare gli elementi direttamente sulla pagina, a differenza di altri tool, diminuendo tantissimo il tempo di produzione del progetto.
Elementor: È un page builder per WordPress che permette in poco tempo di realizzare siti internet con ottimi risultati. Con Elementor non serve mettere mano a php, CSS ed HTML, ma basta avere un po’ di dimestichezza con questi tool. Le versioni esistenti sono due, una gratuita ed una a pagamento, chiamata ElementorPro. Basta cercarlo nella sezione plug-in del nostro WordPress, scaricarlo ed attivarlo. Il gioco è fatto,
Mailchimp: Questo tool invece è dedicato all’email marketing, che permette di gestire i report delle campagne, oltre a permettere di inviare mail in modo facile ed intuitivo. Consente di poter monitorare l’andamento delle campagne in tempo reale. Permette inoltre di tenere sotto controllo la gestione degli iscritti alle mailing-list gestendo le procedure d’iscrizione e quelle di annullamento.
Leadpages: Un vero e proprio costruttore di landing page, garantisce risultati professionali e anch’esso usa l’editing drag and drop, facilitandone l’uso. Possibilità di creazione di A/B test per vedere quali versioni di landing page offre i risultati migliori. Permette inoltre di creare interi siti web, sempre in ottica di ottimizzazione delle conversioni. Offre svariati modelli gratuiti insieme ad un’enorme quantità di templates a pagamento.
ConvertKit: Così come mailchimp, anche questo tool si occupa di email marketing. Consente di aumentare le conversioni attraverso l’invio di email automatiche agli iscritti della nostra mailing List. Si possono inviare comunicazioni personalizzate, inserendo regole di gestione e soprattutto creando mail in modo semplicissimo, attraverso le funzioni drag and drop.
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